Palazzo Poste
Storia
Nei primi anni del novecento la città era alle prese con la pianificazione urbanistica che aveva avuto inizio con la prima proposta di piano regolatore nel 1897 firmata Francesco De Simone.
Lo strumento urbanistico, approderà alla definitiva approvazione solo nel 1934.
In questo segmento della storia di Lecce si inserisce la costruzione dell’immobile inaugurato il 23 aprile del 1933 su progetto degli ingegneri Gatto e Mantovano, situato nel punto di cerniera tra la città vecchia e le nuove aree in via di urbanizzazione ad est e che instaurerà un serrato confronto con la mole del Castello.
La posa della prima pietra avvenne con una celebrazione solenne il 2 dicembre del 1922 alla presenza di Umberto di Savoia: l’area prescelta vedrà quindi sorgere la possente costruzione nonostante dal 1914 vigesse un’ordinanza ministeriale che vietava qualsiasi costruzione, sia pure provvisoria, sull’allora piazza Castromediano, al fine di garantire la visuale dell’unico lato libero del Castello.
Sull’area rettangolare di circa 3000 mq, sita nell’allora piazza Castromediano, compresa tra il Castello e via Felice Cavallotti, si prevedeva la costruzione di un edificio di pianta rettangolare delle dimensioni di 64 metri di lunghezza e 43 metri di larghezza la cui esecuzione fu affidata alla Ditta Attilio e Vincenzo Cappello di Lecce.
Alla presentazione del progetto definitivo nel febbraio del 1920, la spesa apparve eccessiva a causa delle dimensioni dell’opera, pertanto si decise per un ridimensionamento: ma il disegno della composizione del prospetto principale, articolata sullo sviluppo di 64 metri, piacque a tal punto che si decise di mantenere il carattere dell’edificio così come progettato, operando la riduzione della dimensione solo sulla larghezza che fu portata a 35 metri.
L’edificio fu progettato su tre livelli: un piano terra, destinato ad accogliere le funzioni a diretto contatto con il pubblico, un piano primo e un piano secondo, destinati agli uffici.
La disposizione dei vani interni confermò le principali funzioni dell’ufficio: la direzione provinciale, la cassa, gli economati, i magazzini, le sale per gli apparati, mentre per le destinazioni d’uso degli altri uffici si effettuò una previsione di massima, da confermarsi in sede di reale occupazione degli stessi.
Una menzione particolare meritano i prospetti esterni per i quali l’ingegner Gatto scrive: “Le buone tradizioni della Città in fatto di architettura imponevano una certa cura nella parte decorativa dei prospetti, e credo modestamente di aver assolto questo compito.”
Infatti, la composizione del prospetto principale sulla piazza del castello ha mantenuto una sua sobria eleganza che caratterizza la pregnanza dell’intervento per la città, operando una significativa semplificazione sui prospetti laterali e su quello posteriore di via Cavallotti.
Il disegno della facciata propone un bugnato liscio al piano terra, innestato su di un podio ugualmente molto semplice, che resta l’unico motivo di raccordo comune con i quattro fronti: la teoria di porte-finestra con timpano curvilineo del piano primo infatti si interrompe nel prospetto di via Cavallotti, così come la sequenza delle finestre architravate del secondo piano non è continua sul prospetto principale.
Il fronte verso il castello poi è caratterizzato da due avancorpi che mettono in evidenza gli ingressi principali e che sono sottolineati ciascuno da un balcone e due ampie finestre tripartite (al piano primo architravata e al piano secondo arcuata con transenna lavorata), completati sul piano attico da un frontone curvilineo, poggiante sul fregio a mensole che chiude la composizione. Al centro del prospetto, all’altezza del piano attico in falso, un fastigio con oculo forse realizzato per l’installazione di un orologio.
A guardia degli otto accessi, una coppia di raffinatissimi draghi alati in ferro battuto reggono i lampioni di forma tradizionale prismatica.
Palazzo Poste
Informazioni
Saremo felici di rispondere a qualunque richiesta e di fornire tutte le informazioni necessarie sull’esperienza abitativa di Palazzo delle Poste.
La compilazione del form consentirà ad un nostro consulente di ricontattarti nel più breve tempo possibile.